La recente ordinanza n. 39441/2021 della Corte di Cassazione ha affrontato il tema delle conseguenze derivanti dall’iscrizione di ipoteca da parte del creditore su beni eccedenti l’importo del credito vantato. Al riguardo, la Suprema Corte ha affermato che il creditore che intenda avvalersi, a garanzia del proprio credito, del diritto di iscrivere ipoteca sui beni immobili del debitore, debba sempre improntare la propria condotta ai principi di diligenza, prudenza, e buona fede o correttezza. In altre parole, il creditore deve esercitare tale diritto: Di conseguenza, qualora il creditore iscriva ipoteca giudiziale su beni del debitore il cui valore sia eccedente (e, a fortiori, se sproporzionato) rispetto all’importo del credito vantato, egli: non potendo dirsi attribuito al creditore il potere di iscrivere ipoteca sui beni del debitore senza limiti di continenza o proporzionalità della cautela.